Il viaggio per Roma
mostra"L'Ercole al bivio" di Annibale Carracci
(Museo e Gallerie nazionali di Capodimonte) dove il
naturalismo di Annibale si mischia con la forte
impressione ricevuta a Roma dalla statuaria antica. Lo
sfondo cobalto del cielo dietro la palma, la presenza
forte della "virtù" che indica la
"via",
e l'accostamento dei suoi panneggi rosso e
celeste.La trasparenza e la leggerezza della veste del
"vizio".
L'itinerario prosegue con Caravaggio e i suoi seguaci.
Come sempre in Caravaggio l'uso delle luci e dei
chiaroscuri quasi cinematografici, per dare risalto e
"inquadrare" la scena è affascinante quanto le
espressioni così reali dei suoi personaggi.
La sua lezione sulla scoperta della realtà offre spunti
e interpretazioni ai suoi seguaci. "Molti furono
quelli che imitarono la sua maniera nel colorire dal
naturale, chiamati perciò naturalisti..."
Ribera, Bartolomeo Manfredi con il quadro Gesù scaccia i Mercanti
dal Tempio,
Valentin de Boulogne,
Gherardo delle Notti.Il classicismo manierato e
altamente simbolico di Domenichino. "La caccia
di Diana" (Roma, Galleria Borghese) è ispirato da
un confronto
"intellettuale" con le fonti antiche, tra cui
l'immagine letteraria della
gara di tiro all'arco fra i compagni di Enea nell'Eneide
virgiliana.
"San Silvestro e il dragone" (Giovanni
Lanfranco, tela, da Caprarola,
Chiesa di Santa Maria degli Zoccolanti), una composizione
affollata, scalata
fra le figure in primo piano e quelle nello sfondo, non
più "classica"
secondo le regole dell'insegnamento raffaellesco, con
colori
accesi,"pontormeschi", non frequenti in
Lanfranco, pittore lirico, che
cerca in molte sue opere di coniugare naturale e
soprannaturale, come nella
"Maria Maddalena portata in cielo dagli angeli"
(Napoli, Museo Nazionale di Capodimonte).
Numerosi e interessanti sono i rimandi alla statuaria
antica, di forte interesse per l'epoca, ricca di
ritrovamenti e di grosse collezioni antiquarie.
E infine il pittore
"fotografato" con maggiore interesse è Guido
Reni.
"Vantavasi però Guido dipingere la bellezza non
quale gli si offeriva a gli
occhi, ma simile a quella che vedeva nell'idea..."
"La strage degli Innocenti" (Bologna,
Pinacoteca Nazionale), dipinta nel
1611 e "Atalanta e Ippomene" (Napoli, Museo e
Gallerie Nazionali di
Capodimonte) sono tra i massimi esempi di come Reni
sapesse imprimere un
ordine interiore ad "armonizzare" la tensione
drammatica di un'animata
configurazione. Incredibili le espressioni e la
gestualità "congelata" di
un attimo, nei personaggi.
Queste le
immagini preferite, anche se moltre altre
andrebbero
fatte a Poussin e alle sculture antiche, e, a
quelle dell'epoca con
esponenti come Du Quesnoy e soprattutto il
raffinato e delicato Algardi. |
|
|
Annibale Carracci, Ercole al
bivio, Napoli, Capodimonte
Bartolomeo
Manfredi,
Gesù scaccia i Mercanti dal Tempio,
Libourne, Musèes des Beaux Arts
Statua di
Afrodite accovacciata, dalla collezione Farnese
Napoli, Museo Archeologico Nazionale
Guido
Reni, Strage degli Innocenti,
Bologna, Pinacoteca Nazionale
Guido Reni, Atalanta e Ippomene
Napoli, Museo e Gallerie Nazionali di Capodimonte
|