L'idea del Bello.
Viaggio per Roma nel Seicento con Giovan Pietro Bellori
Roma - Palazzo delle Esposizioni
Informazioni e prenotazioni:tel. 06.4745903
Aperto dalle ore 10.00 alle ore 21.00, chiuso il martedì

Dal 29 marzo al 26 giugno 2000

Il viaggio per Roma mostra"L'Ercole al bivio" di Annibale Carracci (Museo e Gallerie nazionali di Capodimonte) dove il naturalismo di Annibale si mischia con la forte impressione ricevuta a Roma dalla statuaria antica. Lo sfondo cobalto del cielo dietro la palma, la presenza forte della "virtù" che indica la "via",
e l'accostamento  dei suoi panneggi rosso e celeste.La trasparenza e la leggerezza della veste del "vizio".

L'itinerario prosegue con Caravaggio e i suoi seguaci.
Come sempre in Caravaggio l'uso delle luci e dei chiaroscuri quasi cinematografici, per dare risalto e "inquadrare" la scena è affascinante quanto le espressioni così reali dei suoi personaggi.
La sua lezione sulla scoperta della realtà offre spunti e interpretazioni ai suoi seguaci. "Molti furono quelli che imitarono la sua maniera nel colorire dal naturale, chiamati perciò naturalisti..."
Ribera, Bartolomeo Manfredi con il quadro
Gesù scaccia i Mercanti dal Tempio,
Valentin de Boul
ogne, Gherardo delle Notti.

Il classicismo manierato e altamente simbolico di Domenichino. "La caccia
di Diana" (Roma, Galleria Borghese) è ispirato da un confronto
"intellettuale" con le fonti antiche, tra cui l'immagine letteraria della
gara di tiro all'arco fra i compagni di Enea nell'Eneide virgiliana.
"San Silvestro e il dragone" (Giovanni Lanfranco, tela, da Caprarola,
Chiesa di Santa Maria degli Zoccolanti), una composizione affollata, scalata
fra le figure in primo piano e quelle nello sfondo, non più "classica"
secondo le regole dell'insegnamento raffaellesco, con colori
accesi,"pontormeschi", non frequenti in Lanfranco, pittore lirico, che
cerca in molte sue opere di coniugare naturale e soprannaturale, come nella
"Maria Maddalena portata in cielo dagli angeli" (Napoli, Museo Nazionale di Capodimonte).

Numerosi e interessanti sono i rimandi alla statuaria antica, di forte interesse per l'epoca, ricca di ritrovamenti e di grosse collezioni antiquarie.

E infine il pittore "fotografato" con maggiore interesse è Guido Reni.
"Vantavasi però Guido dipingere la bellezza non quale gli si offeriva a gli
occhi, ma simile a quella che vedeva nell'idea..."
"La strage degli Innocenti" (Bologna, Pinacoteca Nazionale), dipinta nel
1611 e "Atalanta e Ippomene" (Napoli, Museo e Gallerie Nazionali di
Capodimonte) sono tra i massimi esempi di come Reni sapesse imprimere un
ordine interiore ad "armonizzare" la tensione drammatica di un'animata
configurazione. Incredibili le espressioni e la gestualità "congelata" di
un attimo, nei personaggi.

Queste le immagini preferite, anche se moltre altre andrebbero
fatte a Poussin e alle sculture antiche, e, a quelle dell'epoca con
esponenti come Du Quesnoy e soprattutto il raffinato e delicato Algardi.
 



Annibale Carracci, Ercole al bivio, Napoli, Capodimonte


Bartolomeo Manfredi,
Gesù scaccia i Mercanti dal Tempio,
Libourne, Musèes des Beaux Arts


Statua di Afrodite accovacciata, dalla collezione Farnese
Napoli, Museo Archeologico Nazionale


Guido Reni, Strage degli Innocenti,
Bologna, Pinacoteca Nazionale


Guido Reni, Atalanta e Ippomene
Napoli, Museo e Gallerie Nazionali di Capodimonte